Guareschi, cronista e cantastorie nei Lager

Data: 17 febbraio 2021, ore 18.00

Luogo: online

Guareschi, cronista e cantastorie nei Lager

 

Eine Online-Veranstaltung in italienischer Sprache mit Davide Barzi mit einem Video-Beitrag von Alberto Guareschi, dem Sohn von Giovannino Guareschi.
Einführung und Moderation: Dott. Simone Zoppellaro.

 

Den Link zur Veranstaltung finden Sie hier: https://us02web.zoom.us/j/86013607164
Webinar ID: 860 1360 7164

 

Was viele nicht wissen, aber der bekannte Autor von „Don Camillo und Peppone“ Giovannino Guareschi war wegen seiner politischen Überzeugung, die sich gegen die Anerkennung der Repubblica Sociale Italiana richtete, zwei Jahre lang Gefangener in verschiedenen Lagern in Deutschland, Polen und der Tschechoslowakei. Zusammen mit ein paar Insassen gab er nicht nur die Zeitschrift „Il Bertoldo parlato“ heraus, dessen Artikel er von Baracke zu Baracke ziehend, vorlas, er organisierte auch kleine Veranstaltungen, um den Insassen Mut und Hoffnung zuzusprechen.

 

Giovannino Guareschi, il celebre autore di ”Don Camillo e Peppone”, dopo il suo rifiuto ad aderire alla Repubblica Sociale Italiana, trascorse due anni nei campi di prigionia tedeschi di Częstochowa e Beniaminów in Polonia e quindi in Germania, a Wietzendorf e Sandbostel. Qui, insieme ad alcuni compagni, facendo tesoro del suo innato talento di cantastorie, organizzò iniziative di informazione e intrattenimento per gli internati, e anche un giornale, il Bertoldo parlato, che leggeva passando di baracca in baracca, oltre a conferenze e spettacoli. Una cassetta, conservata oggi dall’Archivio Guareschi, raccoglie testi e disegni realizzati dallo scrittore in quegli anni di prigionia, che sono una testimonianza umana potente del suo coraggio, del suo amore per la libertà e della sua resilienza.

 

Eine Veranstaltung des Italienischen Kulturinstituts Stuttgart und des Vereins AERS „Associazione Emilia-Romagna in Stuttgart e.V.“ in Zusammenarbeit mit „Casa Archivio Giovannino Guareschi“ und der Stiftung „Gariwo-La Foresta dei Giusti“.